Tutto nella vita è sentito e pensato, sostiene la cantante Teresa Salgueiro a La Jornada
Pablo Espinosa
Madredeus in intervista:"Tutto nella vita è pensato e sentito", dice Teresa Salgueiro con la sua piccola bambina, Inês, di sei mesi, tra le braccia.
"La nostra musica è profondamente sociale poiché nella sala del concerto creiamo una poesia vivente e l'evoluzione di molti significati umani", dice Pedro Ayres Magalhães, entrambi pilastri del gruppo portoghese che ritorna in Messico.
- Com'è la nuova musica di Madredeus, dopo O Paraíso?
- I musicisti, risponde Teresa - hanno composto nuove canzoni che non abbiamo avuto tempo di registrare, ma che già suoneremo dal vivo. Non abbiamo nuova musica ma abbiamo nuovi arrangiamenti di vecchie canzoni che vogliamo presentare qui in Messico
- Come sono le nuove canzoni, in seguito al cambiamento di formazione?
- Contengono la prospettiva di un maggiore lavoro, di visite a luoghi differenti, cantando sempre le medesime idee, parole che incontrano la musica che le rende più interessanti.
- All'interno delle situazioni poetiche, delle atmosfere intime, dove si colloca l'aspetto sociale della musica di Madredeus?
- Siamo interessati alla dimensione sociale, che affrontiamo parlando così come nelle nostre canzoni. La poesia di Madredeus commenta l'intera vita e questo include, ovviamente, l'aspetto sociale, ma allo stesso livello dei sentimenti, delle immagini e della osservazione della natura. Questo perché tutto, nella vita, è pensato e sentito.
- Continua la musica di Madredeus a ruotare attorno alla tua voce?
- Si, e allo stesso empo questa musica continua a usare la mia voce come uno strumento. Abbiamo modi diversi di fare musica ma questi due sono i fondamentali.
- Questo dialogo strumentale tra te e il resto ha un interlocutore preferito nelle chitarre?
- Le chitarre sono richhe nel ritmo e nella melodia, ma nella realtà il dialogo è con tutti. I suoni che Carlos Maria (con le tastiere) produce sono anche molto importanti. E' un dialogo continuo tra tutti i membri e non è suscettibile di separazioni.
- Quale sarà il programma che ascolteremo in questi concerti messicani?
- Si tratta di un concerto preparato appositamente per il Messico ed in esso includeremo alcuni brani di ogni album che abbiamo registrato. E' differente da quello che abbiamo presentato qualche mese fa in cui suonammo canzoni solamente dal nostro ultimo lavoro, O Paraíso.
Pedro Ayres Magalhães, compositore di Madredeus, ritorna sul dialogo attorno alle componenti sociali del gruppo.
"Quello che è realmente importante nella musica è che è costruita in un modo creativo e rigoroso e che gli autori popolari, nella cui tradizione mi iscrivo, hanno sempre avuto la possibilità di sorprendere con nuove idee, il che è un importante ruolo sociale e mi dedico a questo. Il fatto che i problemi dei nostri tempi non siano presenti in maniera ovvia nella nostra musica non vuol dire che non siano tra le mie preoccupazioni. La prova può essere incontrata in una canzone dell'album "O Espírito da Paz" che si chiama Ajuda, poiché riassume il mio intero pensiero riguardo a quelle che sogno possano essere le soluzioni: voglio dire, la vita è breve e nella sua durata e nella storia della nostra piccola umanità dobbiamo avere uno spirito più generoso e considerare questo virtù, la generosità, come una disposizione universale che deve essere coltivata, come la bontà.
"La nostra musica - continua Pedro Ayres - è profondamente sociale. Quando noi invitiamo la gente ad ascoltare in una sala da concerti creiamo una poesia vivente, che sarebbe in ogni caso completamente
opposta del lasciare che la realtà si colleghi brutalmente alla musica. La presenza dei musicisti che suonano il loro proprio repertorio, che vengono da Lisbona ed arrivano in Messico dove alcune persone non sanno nemmeno dove Lisbona si trovi è, di per sé, un esempio sociale di speranza, di creatività, di bontà, di collaborazione internazionale. Vi sono molte cose che noi mettiamo dentro un concerto di Madredeus. Nella esecuzione del nostro repertorio creiamo il maggior numero possibile di fantasie. "Per esempio, proprio ora che noi stiamo scrivendo canzoni nuove vedo quella che è già stata la storia di Madredeus: dodici anni sono molto tempo. Vedo come, nei primi anni, le nostre canzoni fossero un po' per il nostro paese, mettendo a fuoco condizioni del patrimonio e delle ambizioni di tutta la nostra storia in una forma metaforica ed evocativa, una cosa piuttosto dicreta, molto efficiente per creare questa relazione che noi abbiamo con la cultura portoghese." Un linguaggio pieno di significati "Più tardi, quando il gruppo cominciò a viaggiare, scrivemmo quella che avrebbe dovuto essere una musica e dei testi che volevano dare un senso alla nostra attività nomadica. In questo modo O Espírito da Paz finì per diventare il più importante messaggio del gruppo, un messaggio che crea una coscienza riguardo all'importanza di fronteggiare le nostre più primitive e istintive volontà "Dopo questo scrivemmo Ainda, questo album che ritrae questa città e che sarebbe stata rimodellata, album e città, da Wim Wenders. Le liriche dell'album più recente, O Paraíso, sono la storia del gruppo, i viaggi, le canzoni degli inizi, quelle di O Espírito da Paz, l'ambizione di creare un repertorio che sia intelleggibile da ogni pubblico che abbiamo già conosciuto tramite la nostra musica. Ora, sento e penso che ci troviamo di fronte al cammino più personale di Madredeus, con molte diverse forme musicali, molto più vario e la spiegazione del soggetto delle liriche delle canzoni, Teresa che porta la parola, che canta la parola e che contine pensieri che non appartengono a lei sola, ma è ancora di più una creazione congiunta, che potremmo definire come un lavoro di modellismo verbale che si adegua alla figura di lei e al suo personaggio in concerto. "Penso e credo che tutta la stimolazione ch noi riceviamo dalla grande comunità che compone il nostro seguito in così tanti paesi del mondo ci conduce verso la creazione di un linguaggio pieno di significati e orizzonti, così, è tuttavia più personale di prima, e non solo ispirato in una espressione nazionale come quella portoghese, che alla fine è conservata, ma ogni volta è più vicina ad un luogo comune e, in cambio, più vicina ai problemi che sono interessanti per tutte le genti. "Madredeus è, quindi, nel momento più personale della sua storia. L'attenzione della gente ci permette di essere molto più personale e di rifuggire la generalità e di essere identificato non più solo come simboli della cultura di un paese, ma anche, finalmente, come artisti che mostrano la loro individualità. E questo converte la nostra attività in qualcosa di grande profondità sociale" conclude Pedro Ayres
dal sito Madredeus - O Porto - http://go.to/madredeus