Visto il discreto successo riscosso sulla mailing list dal mio precedente articolo, mi sono permesso di scrivere alcune parole riguardanti un altro grande disco dei Madredeus: Ainda. Vi assicuro che, nonostante possa sembrare un disco semplice, ....in effetti lo è.
Tuttavia, rimane tale solo se ci si accontenta del piacere notevole che provoca all'ascolto. Se invece si prova a scavare nelle motivazioni, nella struttura e nella tematica di questo album si possono trarre alcune conclusioni interessanti. Queste sono le mie personali. Non è possibile svolgere per "Ainda" quel discorso organico che fu possibile per O Espírito da Paz. "Ainda" non è un concept album, ....o forse lo è ma in un modo alquanto particolare e ricercato. Non vi è una struttura generale di tipo tematico o musicale. Questo fatto ha una sua ragione e un suo scopo strettamente legato all'oggetto della descrizione,....o meglio agli oggetti. Ainda inizialmente colpisce perchè le sue canzoni sono belle, ma soprattutto colpisce la netta diversità da O Espírito da Paz: il tono, la voce, gli arrangiamenti. Ma colpisce anche la notevole varietà di espressione: si passa dal tono allegro di Guitarra, a quello misterioso di O Tejo, a quello melanconico di A Cidade e os Campos, a quello indecifrabile di Ainda. Una delle ragioni meno metafisiche di questa varietà sta nel fatto che, mentre O Espírito da Paz è stato scritto quasi interamente da Pedro, Ainda è stato composto un po' da tutti i Madredeus. Ma scaviamo ancora. I temi delle canzoni sono sparsi come fogli d'appunti d'un poeta fallito. Ainda è in effetti una serie di appunti personali su Lisbona scritti da un suo abitante. Ma il fatto che questi appunti siano sparsi indica proprio che l'abitante è diventato viaggiatore che scopre come per la prima volta la città e i suoi segreti. L'abitante vede la straordinarietà di ciò che lo ha circondato per anni, ma che non lo ha mai colpito (il cielo di Lisbona, che nonostante lo smog rimane d'un blu irripetibile; il Tejo; Alfama...). Personalmente vedo "Ainda" come il tentativo fallito di comprendere una cosa incomprensibile. Lisbona è incomprensibile....è una, molteplice, terrena, marina, antica, moderna, vecchia, giovane. Lisbona è molteplice come le incarnazioni di Pessoa e come le individualità che la popolano. Ma il naufragio di questo tentativo di comprendere è sfociato nel miglior modo di descrivere questa città: la varietà, l'appunto, il caos. Ma vi sono livelli ulteriori di lettura di quest'opera che andrebbero analizzati. In effetti, "Ainda" prosegue in direzione diversa la strada intrapresa da O Espírito da Paz. "Ainda" analizza Lisbona nello stesso modo in cui la ragazza di O Espírito da Paz analizza il mondo nel secondo "movimento". Questa volta però il mondo si è ristretto a Lisbona, dove in effetti è contenuto. Non interessano i monumenti, ma il modo in cui il mondo penetra in quel teatro splendido di vita che è Lisbona: il cielo, il fiume, la storia di amore di Alfama.... Tutto ciò è spunto per riflessioni interiori e per riflessioni sulla comunità che questa volta è estesa ai lisbonetani. "O Tejo" parla del rapporto dei lisbonetani e dell'autore con il fiume, e il testo di Ceu da Mouraria finisce per parlare del popolo che sogna (i portoghesi). Così come in O Espírito da Paz, i testi non interpellano mai direttamente il prossimo, come individuo distinto. Tuttavia coltivo ancora molti dubbi. La terza via di lettura parte chiaramente dal titolo. "Ainda" è una delle parole preferite da Pedro, a suo dire, e questo dovrebbe far pensare. "Ainda" significa ancora, di più. Come si può leggere dunque questa parola nell'ambito di una composizione come questa? La domanda non è semplice. Si tratta forse dello spirito con cui i Madredeus hanno intrapreso questo loro viaggio che li avrebbe portati ad un discreto successo e ha enormi riconoscimenti di critica. Se si legge la storia dei Madredeus negli anni fatidici del 1993 e 1994 si vede come dietro a tutto questo loro viaggiare e proporsi vi fosse una grandissima curiosità e una grandissima voglia di avere di più e soprattutto di dare di più. Questa è la ragione che li ha spinti ad attraversare tre anni di concerti ininterrotti, contratti con registi e altro.
Era proprio questa probabilmente la parola che sentivano rimbombare nella testa i giovani Madredeus:" Ainda..... ainda....ainda.....".
O Tejo è una delle canzoni più belle dei Madredeus, ma il senso più intimo delle sue parole rimane oscuro. La ragione sta nel particolare rapporto che i lisbonetani hanno con il Tejo. Il Tejo è fiume, è mare; segna, così come Lisbona, il concedersi della terra all'oceano.
Ma il Portogallo non ha un rapporto bellicoso con il mare, lo accoglie nelle sue sponde e si fa attraversare da esso, accettandolo come linfa vitale e come sangue vivo. Il cuore pulsante del Portogallo è l'oceano e il rapporto del lisbonetano con il Tejo è misterioso come il rapporto tra un padre e una figlia. Ceu da Mouraria è una canzone solare che inizia come una invocazione a Lisbona, o meglio alla sua antica anima. Tuttavia il soggetto della canzone diventa nella seconda strofa il popolo portoghese che sogna in tutte le albe del sole. Il significato è oscuro ma la mia interpretazione è che le albe rappresentino nel migliore dei modi il futuro, ed il popolo portoghese contempla il futuro limitandosi a sognare che possa tornare ad essere come l'utopico passato che gli storici raccontano. Il rapporto dei portoghesi con il loro passato è tuttora molto particolare. Alfama, canzone splendida, assolutamente splendida, è un vero mistero. Infatti la divergenza tra il titolo ed il tema della canzone è notevole. Inoltre, una canzone intitolata Alfama ha una impostazione musicale basata su di un tango: quindi nulla a che vedere con i fado che si cantano in tutte le notti di Lisbona. Qual'è la ragione di ciò. Personalmente ho una idea molto poco prosaica. Semplicemente, rendendosi conto che la canzone era molto bella hanno pensato di includerla nella colonna sonora. Probabilmente quella canzone aveva un altro titolo che è stato poi cambiato per ovvie ragioni. Serviva una canzone su Alfama e i Madredeus hanno intitolato una canzone che avevano pronta "Alfama". L'altra ipotesi che si può fare è molto più letteraria. Forse Pedro, per descrivere l'Alfama ha cercato di parlare dei sentimenti tipici del fado che lo permea. Infatti il testo di Alfama è un tipico testo fado, in cui la donna parla di un amore fallito. Il dilemma comunque rimane. E' da notare il brano Viagens Interditas che, per me, è un capolavoro assoluto. Si tratta di un fiore stretto tra due abissi (Questa frase l'ho rubata da una recensione d'epoca della sonata Chiaro di Luna di Beethoven e che si riferiva al brano centrale). Inoltre propone una melodia di bellezza assoluta e.... quasi commovente. Da tutte le mie analisi sono sempre rimaste isolate due canzoni: Milagre e Ainda. Queste due canzoni non sono inquadrabili nel resto della composizione. Non accennano a Lisbona, e a niente di particolare. Il mio parere è che si tratti di due canzoni che avrebbero dovuto trovarsi in O Espírito da Paz. Infatti le tematiche e l'atmosfera che sprigionano sono assolutamente da inquadrarsi nell'album "ufficiale". Milagre probabilmente sarebbe stata accoppiata a Vem, di cui sembra l'epilogo, mentre "Ainda" sarebbe potuta entrare nel primo o nel secondo movimento. Tuttavia si tratta di pure ipotesi. Come è mia abitudine, ora che ho terminato la recensione più canonica, mi permetto di terminare con alcune parole di estremo valore personale. "Ainda" è stato il disco con cui sono "quasi" imPazzito per i Madredeus, ma la storia del mio approccio ai Madredeus è lunga e ve la risparmio. Tuttavia il legame che ho con questo disco è particolare e forte. Contiene le canzoni che più amo e mi ricorda il periodo dei Madredeus che ritengo migliore. Inoltre, da quando ho visitato Lisbona ed il Portogallo, non posso che amarlo ancora di più. Infatti "Ainda" riesce a parlare di Lisbona così come solo Pessoa riuscì a fare. Il Poeta è forse stato un ispiratore per questo album. Ma quando sento Ceu da Mouraria o O Tejo, mi sento sulla terrazza del Castello di Sao Jorge, mentre guardo la città viva sotto di me, il fiume che scorre placido, e il mio cuore che batte all'imPazzata. Mi vedo seduto sui cannoni del castello con mio fratello nella vacanza più bella della mia vita. Questo lo devo ad Ainda. Questa musica mi fa ricordare e il ricordo è il mio bene più prezioso. Mi fa inoltre venire in mente le grandiose immagini di Wenders, il momento della mia presa di coscienza della bellezza assoluta di Teresa, il movimento delle sue mani nella scena di Alfama, il suo camminare nella scena di "O Tejo" e il suo sguardo innamorato nella scena di Ceu da Mouraria. In quel momento mi sembra di essere Winter che ascoltando le canzoni riesce a materializzare il suo sogno più puro: Teresa. Si, perchè è questo il significato della scena finale. La musica è in grado di fare incontrare le persone e di fare sbocciare l'amore. La musica è tutto, la musica è l'uomo, la musica è in me...per sempre.
Corvinus
dal sito Madredeus - O Porto - http://go.to/madredeus