Meeting in Parma
Madredeus in Parma, second date of the italian tour of the portuguese group which has risen to the world attention after the magical meeting on the portuguese shooting of "Lisbon Story" by Wim Wenders.
"We were already there" tell us Pedro Ayres, guitarist and founder of the group, "Wenders arrived in a lucky moment in which we were recording in London and this fact created some problems with the editors".
First of all, why did you choose this name?
It is the name of a church, the Madre de Deus, in the quarter in which we made our first concerts; it was the 1986.
Your music is often linked to the traditional one, the fado, which was the former genre of Teresa Salgueiro; is it right?
No; the fado is a music that we use to dance and it sings some personal tragedies; it has traditional instruments that we do not use; instead we are experimenting; the sounds, for example. And if we should have to have a model I think it could be more the rock music; we have forced people to stay seated to listen music at high volumes and with guitars.
The music that you do is suggestive; how would you define it?
It is a music which born by thinking about the places; it is studied for the monuments that we see all around the world; it sings their beauty and most of all, it allows people to listen a song of wait, of joy.
The voice of Teresa Salgueiro is already a classic of the contemporary music; how does it insert in the lyrics?
Much of the lyrics have been written before the voice; but her voice has been chosen because it functions as a fifth instrument; it is very important for the sound to be functional to the sounds of the words, repeated, because it increses their meaning; Wenders chose us also for this reason.
Can you narrate us your meeting?
Wenders had received some tapes, and he got immediately curious; then he thought that we were interpreting in the best way the poetry of those places, their sun, the sea, better than others.
He liked a lot the music, and I believe that there is the soul of our playing, principally in the songs of the concerts that he has used in the film; he understood perfectly what we communicate.Luciano Lorenzetti
July 22° 1999
INCONTRO CON MADREDEUS A PARMA, seconda tappa del tour Italiano del gruppo portoghese venuto alla ribalta internazionale dopo l'incontro magico sul set portoghese di Lisbon Story di Wim Wenders.
"Eravamo preesistenti" ci racconta Pedro Ayres, chitarrista e fondatore del gruppo "soprattutto nelle classifiche dei dischi venduti; Wenders è arrivato in un momento fortunato in cui incidevamo a Londra e questo creò anche problemi coi discografici".
Innanzitutto perché avete scelto questo nome?
È il nome di una chiesa, la Madre de Deus nel posto dove facevamo i primi concerti; era il 1986.
La vostra musica viene spesso associata a quella tradizionale, il fado, di cui era interprete Teresa Salgueiro; siete d'accordo?
No; il fado è una musica che si usa per ballare e canta di drammi personali; ha strumenti tradizionali che noi non usiamo; invece noi sperimentiamo; le sonorità ad esempio. Poi se dovessimo avere un modello è più il rock, in quanto abbiamo costretto la gente a stare seduta ad ascoltare musica con volumi più alti e chitarre.
La musica che fate è suggestiva; come la definireste?
È una musica che nasce pensando ai luoghi; è studiata per i monumenti che noi vediamo nel mondo; canta la loro bellezza e soprattutto permette alla gente di sentire un canto di attesa, di gioia.
La voce di Teresa Salguerio è ormai un classico della musica contemporanea; come si inserisce nei testi?
Molti testi sono nati prima della voce; ma la sua voce è stata scelta perché funziona da quinto strumento; è molto importante che il suono sia funzionale ai suoni delle parole, ripetute, perché ne aumenta il significato; Wenders ci ha scelto anche per questo.
Ci parli del vostro incontro
Wenders aveva avuto dei nastri e si era subito incuriosito; poi ha ritenuto che interpretassimo al meglio la poesia di questi luoghi, il loro sole, il mare, più di altri.
Gli è piaciuta molto la nostra musica, ma soprattutto nei brani dei concerti che ha usato per il film credo ci sia l'anima del nostro suonare; ha capito benissimo cosa comunichiamo, e lì noi ci ritroviamo.Luciano Lorenzetti
22 luglio 1999
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Madredeus - O Porto